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ANESTESIOLOGIA E TERAPIA DEL DOLORE
INDICAZIONI PREOPERATORIE
I Pazienti devono essere a DIGIUNO da almeno 10 ore (solitamente si indica la MEZZANOTTE della sera precedente il giorno dell’ANESTESIA e/o SEDAZIONE), si dovrà lasciare l’acqua a disposizione fino al momento della partenza da casa. In caso di pazienti diabetici, cuccioli o razze particolari come i brachicefali (bulldog inglese e francese, carlino, etc.) le disposizioni per il digiuno saranno concordate con il Medico Anestesista o con il Medico Veterinario curante.
TUTTE le TERAPIE IN CORSO NON DEVONO ESSERE SOSPESE, salvo specifiche indicazioni.
CHI E’ L’ANESTESISTA
I pazienti che vengono sottoposti ad anestesia e/o sedazione presso la Clinica Veterinaria Strada Ovest, sono sempre seguiti da un anestesista, presente in struttura o reperibile 24h su 24 per emergenze.
L’anestesista è un Medico Veterinario che ha il compito di sorvegliare il paziente costantemente e continuamente durante tutte le procedure che prevedono l’anestesia e/o la sedazione (intervento chirurgico, esami diagnostici), ma anche prima e dopo tali procedure. L’anestesista si occuperà di riconoscere, per quanto sia possibile, ogni eventuale problema medico che possa nascere prima, durante o dopo l’intervento chirurgico, di valutare il rischio anestesiologico del paziente e di conseguenza migliorare, dove possibile, le condizioni cliniche al fine di ridurre al minimo i rischi legati alle operazioni in corso.
A tale scopo, è di fondamentale importanza che l’Anestesista effettui un’attenta visita pre-operatoria, che a seconda dello stato o meno di emergenza, verrà svolta con anticipo rispetto alle operazioni anestesiologiche, o nell’immediato pre-operatorio. Solo in questo modo, sarà possibile scegliere quali esami svolgere per valutare al meglio il paziente e le conseguenti scelte farmacologiche.
Oltre a togliere il dolore prima, durante e dopo l’intervento chirurgico, è compito dell’Anestesista prendersi cura del paziente, controllare e garantire tutte le sue funzioni vitali durante tutta la durata delle procedure, attraverso la costante verifica dei suoi parametri vitali (come ad esempio la pressione del sangue, la frequenza cardiaca, l’attività respiratoria, la saturimetria e l’elettrocardiogramma). L’Anestesista, inoltre, si occuperà di controllare la profondità dell’anestesia in modo da evitare sia che il paziente si svegli o che senta dolore durante l’intervento. Verificherà anche se il livello di anestesia sia eccessivamente profondo, situazione che potrebbe causare ritardi nei tempi di risveglio o effetti collaterali di altro genere.
L’Anestesista si prenderà cura del paziente anche dopo la fine dell’intervento richiesto e fino alla scomparsa degli effetti maggiori dei farmaci somministrati. Se l’intervento lo richiedesse potrà decidere per il ricovero post-operatorio, consentendo un maggior controllo dei parametri vitali e del dolore post-chirurgico.
COS’ E’ L’ANESTESIA
L’anestesia serve ad eliminare il dolore durante gli interventi chirurgici, consentendo l’esecuzione di operazioni sempre più complesse e mantenendo il paziente privo di coscienza (ipnosi).
L’anestesia moderna è generalmente molto sicura, tuttavia tale pratica, come accade per la maggior parte delle discipline mediche, anche se attuata con diligenza, prudenza e perizia, nonché continui aggiornamenti sulle tecniche più sicure ed innovative, non è esente da possibili effetti collaterali e potenziali complicanze. Questi “rischi” variano da paziente in paziente e sono influenzati da molti fattori quali lo stato di salute, patologie sistemiche o patologie endocrine che possono interessare il paziente, tipo di procedura richiesta, pazienti in emergenza sottoposti ad interventi “salva-vita” etc.
Bisogna tener presente che, a differenza dell’essere umano, i nostri pazienti necessitano di procedure anestesiologiche o sedazioni anche per semplici medicazioni, svolgimento di radiografie, procedure che coinvolgono la bocca (detartrasi ed estrazioni dentali), il naso e le orecchie.
SEDAZIONE
La sedazione, in quanto tale, non è una “piccola anestesia” o “un’anestesia leggera”, ma ha finalità diverse e prevede l’impiego di farmaci che, per l’appunto, non hanno azione anestetica ma determinano piuttosto una condizione di rilassamento alcune volte sufficiente per brevi procedure quali prelievi ematici o esami radiografici. La sedazione, o premedicazione, rappresenta inoltre la fase di preparazione del paziente da sottoporre ad anestesia generale, quando questa sia necessaria per interventi chirurgici, o per procedure diagnostiche più lunghe, per le quali il rischio legato ad un’anestesia generale è minore di quello di una sedazione prolungata, poiché più monitorabile nei parametri funzionali e vitali.
ANESTESIA GENERALE
Si ottiene somministrando per via respiratoria e/o endovenosa (grazie all’impiego di specifiche strumentazioni ad alta precisione) farmaci che aboliscono la coscienza (ipnosi) e la percezione del dolore (analgesici), intubando quindi il paziente per consentire il controllo della funzionalità respiratoria.
L’ANESTESIA LOCO-REGIONALE
L’Anestesia Loco-Regionale (EPIDURALE, SPINALE, BLOCCO REGIONALE) permette di anestetizzare una regione del corpo più o meno circoscritta mantenendo un piano anestesiologico superficiale, diminuendo i rischi associati a piani profondi di anestesia. Questa procedura permette di abolire completamente la trasmissione dolorifica e sensitiva, diminuendo la quantità di farmaci analgesici da somministrare per via sistemica nel periodo perioperatorio.
COMPLICANZE IN ANESTESIA
L’Anestesia generale può associarsi a complicazioni di varia entità. Fra le complicazioni meno gravi, la NAUSEA e il VOMITO si manifestano con frequenza variabile in relazione alla sede e al tipo di intervento.
In ANIMALI in BUONO STATO di SALUTE l’incidenza di morte durante l’anestesia è di 0,05% (1/2000) nel CANE e di 0,11% (1/910) nel GATTO. Ovviamente l’incidenza delle complicanze può aumentare in presenza di patologie concomitanti e dal tipo di intervento.
“NON ESISTONO FARMACI ANESTETICI SICURI, NON ESISTONO PROCEDURE ANESTESIOLOGICHE SICURE. ESISTONO SOLO ANESTESISTI SICURI”
-Robert Smith
DOLORE
La percezione del dolore varia secondo la sede, durata ed intensità dello stimolo e può essere modificata da precedenti esperienze, stati emozionali e differenze individuali innate. In Veterinaria la parola dolore viene generalmente riferita a situazioni traumatiche o chirurgiche, mentre è un aspetto che viene spesso sottovalutato in molte malattie cliniche che determinano sofferenza cronica (osteoartrosi, displasia dell’anca e di gomito, diabete, disidratazione, dolore cronico dopo interventi chirurgici demolitivi).
Negli animali come nell’uomo c’è una componente emotiva del dolore. La risposta al dolore varia sia tra le specie che tra diversi individui, e in particolare alcune razze canine non manifestano segni evidenti di sofferenza, pur essendo in una situazione di dolore, sia acuto che cronico. Il mancato controllo del dolore può ritardare la cicatrizzazione e comportare un lungo periodo di stress per il paziente e per il proprietario.