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NEUROLOGIA
I problemi neurologici possono essere tra i più complessi, nell’ambito della medicina interna veterinaria, non solo da diagnosticare correttamente ma, a volte, anche solo da individuarne la presenza. Non di rado, infatti, i segni e i sintomi possono essere lievi o intermittenti e sfuggire anche all’occhio del veterinario non esperto in neurologia. Altre volte, invece, la patologia può presentarsi in forma grave o anche gravissima assumendo il carattere di emergenza vera e propria.
Negli ultimi 10 anni l’evoluzione tecnologica e la sempre maggiore disponibilità, anche nel settore veterinario, di apparecchiature come la tomografia compiuterizzata (TC) o la risonaza magnetica (MC) hanno reso possibili diagnosi neurologiche prima impensabili o difficilmente raggiungibili. Affidandosi a tali metodiche il clinico a volte è portato a trascurare l’accuratezza della visita neurologica che invece rimane tutt’ora il cardine per l’individuazione e la localizzazione della lesione.
La visita neurologica è senz’altro una visita specialistica ma un primo esame neurologico non approfondito dovrebbe sempre far parte della normale visita clinica. Lo scopo della visita neurologica sarà quello di capire se esiste un problema, definire, per quanto possibile, la sua localizzazione nel sistema nervoso e, in ultimo, stilare una serie di diagnosi differenziali (cioè un elenco delle possibili cause).
Le patologie neurologiche possono essere suddivise in tre grandi gruppi: intracraniche (cerebrali), spinali e a carico dei nervi periferici. Una volta individuata la sede e le possibili diagnosi differenziali verrà proposto un piano diagnostico che spesso comprenderà le analisi emobiochimiche, per escludere patologie generali generanti segni neurologici, e poi probabilmente indagini specialistiche mirate al sistema nervoso come TC o RM, esame del liquido cefalorachidiano (liquor), elettromiografia ecc.
I sintomi che il proprietario può osservare sono i più diversi: tremori, rigidità, dolore alla schiena, salivazione, deviazione della testa, incapacità di mantenere la stazione, trascinamento degli arti, paralisi ecc.
Tra le patologie neurologiche di più comune riscontro abbiamo sicuramente l’ernia discale (protrusione o estrusione) che può manifestarsi con una sintomatologia acuta di dolore spinale che spesso viene confusa dal proprietario per dolore all’addome. L’animale mostra segni generici come anoressia, riluttanza al movimento, lamenti alle manipolazione fino a possibili paresi o paralisi degli arti anche a rapida insorgenza. In questo caso la patologia diventa un’emergenza e, in base alla valutazione del neurologo, bisognerà ricorrere alla diagnostica in urgenza (TC o RM) e spesso alla chirurgia spinale.